La notte di Martina Generali, Simone Pratola e Francesca Sofia Rosso ci invita a una galante festa in maschera durante il Carnevale di Venezia. Ma attenzione! Come dice il proverbio: “Non è tutto oro quel che luccica”.
Il corto narra delle gesta di Pulcinella che tenta di entrare ad una festa per vip ma senza ottenere successo. Quando sembra non esserci più speranza, due uomini in maschera escono dal palazzo e conducono di peso il nostro protagonista all’interno. Finalmente entrato, la maschera napoletana si trova in mezzo a persone con maschere d’ogni foggia e, soprattutto, circondato da cibo delizioso a cui non riesce a resistere. La serata sembra scorrere senza grossi intoppi finché il protagonista non urta una maschera. La festa dai toni di un bellissimo sogno vira repentinamente in un incubo.
Ispirata al concerto RV 439 La notte di Antonio Vivaldi (che fa da colonna sonora), il cortometraggio cattura lo spettatore prima ancora di entrare nel vivo della storia. I colori vividi e intensi, gli sfondi particolari di Venezia e dei suoi scorci, le maschere variegate, incantano lo spettatore. È grande la cura della fotografia e della sincronia fra azioni e musica vivaldiana. Poi, ovviamente, c’è la storia, che sa ben virare dai momenti di fresca spensieratezza e comicità a quelli più cupi, per poi concludersi gioiosamente ma senza dimenticare la suspense.
Vero mattatore e protagonista della vicenda è Pulcinella che, con le sue movenze e il suo vestito, si staglia su tutto ciò che lo circonda per essere sempre e comunque subito identificabile. Un personaggio che incanta.
La notte è un film originale che sembra non lesinare omaggi alla grande animazione nostrana e non. Il solo personaggio di Pulcinella è presente nella storia dell’animazione italiana fin dagli anni Sessanta con il duo Giulio Gianini ed Emanuele Luzzati. Nel loro lungometraggio intitolato proprio Pulcinella del 1973, ad esempio, la famosa maschera vivrà un bellissimo e breve sogno. Mentre il tentativo di risvegliare il Pulcinella addormentato da parte del Pulcinella del sogno ha reminiscenze ovvie del classico Disney: Alice nel Paese delle Meraviglie.
L’utilizzo del babà come succedaneo dei sali per rinvenire è invece un colpo di genio del trio de La notte, che ha vinto meritatamente il famoso “Cristal for a graduation film” al Festival International du Film d’animation di Annecy 2023.
Come viene scritto sul sito del Centro Sperimentale di Cinematografia, la squadra è composta da tre giovani film-makers: Simone Pratola, a cui si deve l’idea, lo script e lo storyboard, oltre al necessario contributo alle fasi di animazione; per Martina Generali, responsabile di una animazione dei personaggi sensibilissima e accurata nonché del montaggio e per Francesca Sofia Rosso, autrice dello splendido design degli ambienti e dei personaggi, oltre al suo contributo alle fasi di animazione.