Hunter X Hunter // Riflessioni sulla prima stagione

da | Gen 12, 2023 | Serie

Tratto dalla celebre opera di Yoshihiro Togashi (cl. 1966), la prima stagione anime di Hunter X Hunter ripercorre l’avventura del protagonista Gon e compagni per un totale di 26 episodi da circa 24 minuti l’uno. In questo, e nei prossimi articoli in cui parleremo e discuteremo delle varie stagioni disponibili della suddetta serie animata, seguiremo la suddivisione in sei stagioni della piattaforma Netflix, e non quella in tre di Amazon Prime Video. In aggiunta, diversamente dalle recensioni disponibili sul web, cercheremo di affrontare i vari temi trattati da Togashi e ripresi con eccellenza dallo Studio Madhouse nel remake animato del 2011 diretto da Hiroshi Kōjina (cl. 1963). 

Perché remake? Perché il primo adattamento animato del manga in realtà avvenne nel 1999 e fu realizzato dallo Studio Nippon Animation per un totale di 62 episodi. Successivamente, per l’appunto nel 2011, è stato deciso di realizzare una nuova serie animata, la quale offre una maggior fedeltà rispetto alla precedente nei confronti della trama e del character design dell’opera originale. Ancora oggi il manga, pubblicato a partire dal 1998 sulla rivista giapponese Weekly Shōnen Jump, tiene con il fiato sospeso milioni di fan di tutto il mondo, dato che la sua conclusione tarda ad avvenire a causa delle numerose pause dell’autore per motivi di salute. 

Hunter X Hunter racconta la storia del dodicenne Gon Freecss che ha come obiettivo quello di diventare un “Hunter” come suo padre. Senza sapere esattamente che figura sia inizialmente e quale ruolo ricopra all’interno del mondo fantastico che ci viene presentato, ricco di mostri, posti inesplorati e tesori nascosti, il nostro protagonista si butta a capofitto in un’avventura per diventarlo, svolgendo un esame in cui vengono testate le sue abilità fisiche, intellettive e interpersonali attraverso varie prove che si susseguono una dopo l’altra. Durante il loro svolgimento, il piccolo Gon conosce altri partecipanti, tra cui Kurapika, Leorio Paladiknight e Killua Zoldyck, assieme ai quali affronta i vari test facendo fede della loro amicizia. Proprio in virtù di questo legame, che man mano si farà sempre più stretto e intimo, i nostri protagonisti conosceranno nuovi valori, sorprendendosi a più riprese delle loro stesse capacità. 

Rispetto agli shōnen più popolari, Hunter X Hunter si presenta fin dall’inizio in maniera differente per alcuni elementi che risaltano subito agli occhi degli spettatori: il mistero del mondo in cui siamo catapultati (non ci viene praticamente presentato lo sfondo sul quale si muovono i personaggi principali della storia) e la quantità di prove logiche ed enigmi all’apparenza irrisolvibili a cui sono sottoposti costantemente i nostri protagonisti, anche dopo la fine dell’esame Hunter (vedi per esempio la parte conclusiva della prima stagione in cui si imbattono nella famiglia Zoldyck di Killua).

Diversamente dai battle shōnen più popolari in Giappone e in Italia (Ken il guerriero, I Cavalieri dello zodiaco, Dragon Ball, One Piece e Naruto), Hunter X Hunter si presenta diversamente, anche per le sfide che devono affrontare Gon e compagni, spesso più crudeli (aspetto che vedremo crescere nel corso delle stagioni, anche se negli anime elencati non mancano parti tragiche e importanti da un punto di vista emotivo), nel racconto di Togashi gli accadimenti si presentano in maniera più diretta verso lo spettatore e le scene appaiono per l’appunto meno “morbide”. Hunter X Hunter trasmette maggior inquietudine a differenza di altre serie animate giapponesi e a tratti sembra non appartenere a un genere per ragazzi e ragazze, ma per adulti. Di questo aspetto ce ne accorgiamo non solo assistendo alla brutalità e alla spietatezza di alcuni personaggi (Hisoka è il primo vero nemico che incarna questi aspetti), ma anche nei combattimenti stessi, incentrati spesso sulla riflessione e la logica che invece sullo scontro fisico fine a se stesso.

FONTI
Wikipedia I, II

IMMAGINE
Hunter X Hunter, ©1914/Hiroshi Kōjina/Studio Madhouse
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Sull’autore
Diplomato in Ragioneria corso Programmatori, nel 2018 ha conseguito una laurea triennale in Storia Contemporanea a Pisa scegliendo come tema dell'elaborato: La Trattativa Stato-mafia. Attualmente è uno studente della magistrale in Storia con percorso Contemporaneo, sempre a Pisa. Da anni è vicino al mondo del volontariato, in particolare alla C.R.E.A., con la quale ha svolto un anno di servizio civile, e all'associazione Libera contro le mafie, la quale gli ha permesso di coprire il ruolo di referente per il presidio Rossella Casini Libera Viareggio, carica ancora attuale. Fin da piccolo è un grande appassionato di manga e di animazione, passione che ha potuto alimentare e coltivare grazie anche ai Lucca Comics & Games.
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