Tokyo Mew Mew // Un messaggio ambientalista

da | Ott 6, 2022 | Serie

Tratto dall’omonimo manga creato e scritto dalla recente defunta Reiko Yoshida e disegnato da Mia Ikumi, Tokyo Mew Mew è andata in onda in Giappone dal 2002 al 2003 (in Italia dal 2004). I cinquantadue episodi sono stati creati dal noto studio Pierrot. Da luglio 2022 il manga sta avendo un nuovo adattamento animato ad opera della Yumeta Company e della Graphinica diversificandosi con Tokyo Mew Mew New.

La storia tratta di cinque ragazze giapponesi il cui DNA è stato mescolato con quello di alcuni animali, con l’intento di formare una squadra che possa contrastare la minaccia degli alieni capeggiati da Profondo Blu. 

Le peculiarità di questi animali è che sono in via d’estinzione. La protagonista Strawberry (Ichigo Momomiya) è infatti la prima a sperimentare questo “incrocio” genetico, diventando in parte gatto selvatico di Iriomote (prionailurus iriomotensis), un felino presente solo sull’omonima isola e di cui oggigiorno rimangono solo un centinaio di esemplari a causa della loro pregiata pelliccia e della lotta per il territorio con i gatti domestici inselvatichiti. È poi seguita da Mina (Minto Aizawa), incrociata al DNA di un lorichetto blu (vini peruviana), un uccellino dal piumaggio di questo colore sempre più raro, a causa dell’introduzione di ratti europei sulle loro isole. La terza ad entrare nella squadra è Lory (Retasu Midorikawa) che si unisce geneticamente a una neofocena (neophocaena phocaenoidis): un cetaceo della zona indo-pacifica a rischio d’estinzione a causa dell’avanzamento dell’uomo e della conseguente perdita dell’habitat e per l’inquinamento dei mari. La penultima invece è Paddy (Bu-Ling Huang), geneticamente mescolata a una scimmia leonina (leontopithecus rosalia), specie minacciata dalla vendita come animale da compagnia o da laboratorio e dalle coltivazioni e dagli insediamenti umani. In ultimo vi è Pam (Zakuro Fujiwara), che riceve l’eredità genetica del lupo grigio (canis lupus linnaeus), forse l’animale che viene perseguitato da più tempo a causa della sua fama e della sua predazione e che ancora oggi è nella Lista Rossa. 

Quest’ultima è stata istituita nel 1948 dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (in inglese: IUCN Red List of Threatened Species, IUCN Red List o Red Data List) e rappresenta il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il globo terrestre.

Fortunatamente, oggigiorno, secondo i dati della ong Nordic Safari Club, animali come il lupo grigio, il castoro, il ghiottone, l’orso bruno o il cervo rosso, dal 1960 al 2013 hanno avuto altissime percentuali d’aumento. Non rimane però un caso che l’autrice abbia scelto proprio animali in questo stato.

Vent’anni fa in Tokyo Mew Mew si citava che esistevano 2500 specie a rischio nel mondo, mentre nel nuovo adattamento l’argomento viene molto più marcato perché il dato (rilasciato dalla IUCN Red List) risulta sconcertante: dalle 2500 a inizio 2000 si passa alle 15000 di oggi. Un numero sei volte maggiore! La serie sottolinea quanto la causa di ciò sia data dalle azioni scellerati del genere umano.

La serie denuncia così la scomparsa della biodiversità che negli ultimi anni avviene a un ritmo devastante. Perché la biodiversità è importante? Gli ecosistemi in salute ci forniscono cose essenziali che noi diamo per scontate: dalle piante che convertono energia dal sole rendendola disponibile ad altre forme di vita, fino ai batteri che decompongono la materia organica in nutrienti che forniscono alle piante un terreno sano in cui crescere. Poiché gli organismi viventi interagiscono in ecosistemi dinamici, la scomparsa di una specie può avere un impatto di vasta portata sulla catena alimentare.

Quindi possiamo dire che cartoni animati come Tokyo Mew Mew sono la dimostrazione che, oltre allo scopo di intrattenere il pubblico, possono anche avere un retroscena sociale e ambientale.

FONTI:
Kaleidoverse
CBR
Nordic Safari Club
Daninseries
Wikipedia I, II, III, IV, V, VI, VII 
Europarl
IMMAGINI:
Tokyo Mew Mew New, ©2022/Takahiro Natori/Yumeta Company/Graphinica
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Sull’autore
Ha frequentato il Liceo Linguistico Giosuè Carducci di Viareggio dove ha studiato spagnolo e tedesco, proseguendo i suoi studi presso la facoltà di lingue, letterature e studi interculturali di Firenze in cui ha appreso lo svedese e il portoghese. Successivamente ha intrapreso una specializzazione settoriale in traduzione medica, del web e per le imprese del turismo presso la scuola per traduttori e interpreti di Pescara. Da sempre appassionata dei più svariati argomenti, dalla storia antica alla medicina e dagli animali alle scienze della terra, la sua più grande vocazione è sempre stata il mondo dello spettacolo. Ha frequentato corsi di danza, musical, pianoforte, recitazione teatrale e cinematografica e al momento frequenta la scuola di doppiaggio Voice Art Dubbing di Roma.
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