“Non dimenticare che la paura è il precursore del valore e lottare contro la paura è ciò che significa essere un eroe. Non pensare, diventa.”
Se dovessi scegliere una frase per parlare di Trollhunters, la serie scritta da nientemeno che Gulliermo Del Toro (leggi il nostro articolo su Pinocchio) e prodotta da Dreamworks, probabilmente sceglierei questa. Credo che raccolga l’essenza della serie, non solo per la trama, ma per la sua profondità e spessore. Trollhunters è, di fatto, anche un romanzo omonimo per ragazzi e porta, scritto da Gulliermo Del Toro e Daniel Kraus, co-autore anche della serie. Da ciò che ho avuto modo di comprendere, il libro è solo una base di partenza per la serie, ma se ne distacca moltissimo, benché sia nato prima.
Prima di iniziare a parlarvi di questa straordinaria opera d’animazione, devo fare una piccola premessa, breve ma necessaria. Trollhunters, composta da tre stagioni, è il primo capitolo di una trilogia di serie, che trova un continuo con 3 In Mezzo a Noi, e la sua conclusione con I Maghi e con il lungometraggio Trollhunters – L’ascesa dei Titani. Tuttavia, mi sento davvero di dirvi, purtroppo, che le serie successive non sono all’altezza della prima parte, ovvero Trollhunters – I racconti di Arcadia, perciò l’articolo prenderà in analisi la prima opera. Il motivo principale è dato dal taglio bruschissimo di budget subito, a quanto pare, post finale della terza stagione di Trollhunters.
Nonostante ciò, voglio comunque consigliarvi questa serie (e, di conseguenza, anche le altre) perché troviamo tre ingredienti davvero interessanti: un’ottima scrittura dei personaggi, un buonissimo worldbuilding e tante ore di intrattenimento puro e ben studiato. E inoltre l’amore smisurato di Del Toro per le love story tra mostri e umani. Ma chi siamo noi per dargli torto?
A primo acchitto Trollhunters potrà sembrare una serie per bambini, ma niente di più sbagliato. Iniziando ci troveremo a vedere un racconto multistrato, magistralmente scritto, dove si riuscirà a intuire tutta la strada tracciata e studiata sul viaggio dell’eroe, ma non solo. Ci troviamo di fronte a scelte difficili che riguardano noi stessi, la famiglia e che non coinvolgono soltanto il mondo circostante.
Trollhunters è niente più, niente meno, che il pretesto per parlare del passaggio dall’adolescenza alla vita adulta. Un racconto coming of age dove, per narrare, gli autori si avvalgono di Jim: un protagonista ben delineato, non troppo perfetto e non spiccatamente eroico.
In Trollhunters non troverete power up epici e improvvisi, ma un percorso di crescita e allenamento, dove “il prescelto” è tutt’altro che stereotipato e piatto.
Se c’è una cosa che mi ha conquistata subito quando ho iniziato a guardarlo, è il modo in cui quest’opera riesce ad essere perfettamente corale. I personaggi, anche quelli più secondari e di sfondo, riescono ad emergere con una loro personalità ben delineata. Vi accenno solo i nomi come Claire, Not Enrique, Strickler e Nomura. Guardandolo capirete perché.
Uno dei focus della storia è il rapporto fra familiare, in particolare tra Jim e sua madre. E con un po’ di attenzione, non possiamo far a meno di apprezzare il realismo e l’onestà. Di rapporti familiari nel cinema ormai se ne parla spesso, ma altrettante volte lo si fa con superficialità e sottolineando solo la fase della ribellione del figlio verso il genitore. Qui il caso è molto diverso e non approfondirò per anticiparvi.
Il viaggio di Jim comincia in un giorno qualunque, quando nel suo tragitto per andare a scuola, accompagnato dal suo amico Toby, tra le macerie formatesi dopo un combattimento, trova uno strano ciondolo luminescente, un amuleto. L’amuleto del cacciatore di Troll.
C’è un unico problema, però: non c’è mai stato un cacciatore di Troll umano. Da quel momento, a Jim si aprirà un mondo mai visto, ma che è sempre esistito proprio sotto i suoi piedi: il mercato dei Troll.
Una volta scoperto questo incredibile mondo, Jim dovrà cominciare a convivere con una doppia vita: una da cacciatore di Troll e una da adolescente, figlio, studente, amico e fidanzato. Tutto ciò porterà ad una serie di avventure avvincenti e prive di episodi vuoti. Ogni episodio in Trollhunters è essenziale e fidatevi, se vi dico che anche il più piccolo dettaglio verrà ripreso nelle stagioni successive.
Le tematiche, come accennavo prima, sono le più disparate. Si affronta il tema della paura, dell’isolamento, della famiglia, ma anche di come a volte, noi stessi siamo la chiave per il nostro benessere e la nostra crescita. I rapporti sono importantissimi, e il nostro protagonista prova a tutti i costi a preservarli, sacrificando se stesso più e più volte nel corso delle serie. Trollhunters saprà farvi commuovere, ridere ed emozionare a più riprese.
Inoltre c’è da aggiungere quanto sia suggestivo a livello visivo. Sebbene i Troll non siano tutti magnifici da vedere, probabilmente, la parte estetica del mercato è davvero meravigliosa, per luci e cristalli. Da un punto di vista grafico, pur essendo una serie tv, e seppur uscita qualche anno fa, è sicuramente molto curata rispetto ad altri del suo genere. Solitamente le serie tv animate in 3D non brillano di buone animazioni e di buona gestione delle luci. In questo caso andando avanti nella storia notiamo un netto miglioramento, probabilmente dato dal budget.
Il character design è interessante e ben definito, e si osserva uno studio approfondito di tutti i personaggi. Nell’artbook, che potete ritrovare delle immagini online, è possibile vedere delle bozze di diversi personaggi. Fortunatamente, hanno scelto le ultime versioni, anche se alcune con un taglio un po’ più “dark” sarebbero state molto interessanti. Per quanto riguarda il comparto audio, abbiamo anche delle buone colonne sonore in grado di regalare ulteriore climax nei momenti intensi.
In conclusione, ci troviamo di fronte a un prodotto di qualità, purtroppo poco noto in Italia e forse in Europa in generale, ma che negli Stati Uniti ha ottenuto una buona risonanza.
Se state cercando una storia avvincente e mai noiosa, sono certa che Trollhunters meriti una chance. Del resto, chi non vorrebbe immergersi in un mondo con strane creature, maghi e alieni? Ebbene sì, ci sono anche quelli. Ma per questo servirà un altro articolo…